
Ad oggi ormai sempre più spesso si sente parlare di servizio catering ma come e cosa fare per aprirne uno? Sono tanti i segreti che si celano dietro questa attività e qui di seguito sarà possibile scoprire quali sono.
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Catering: cos’è
Coloro che desiderano avviare un’attività di servizio catering è molto importante che sappiano esattamente di cosa stiamo parlando. E’ quindi opportuno precisare che quando si parla di catering si fa riferimento ad uno specifico servizio che si impegna di offrire il giusto rifornimento di cibi e bevande. Inoltre in occasione di un evento di qualsiasi genere si occupa anche di organizzare il tutto. Chi sceglie di avviare un’attività di servizio catering è quindi molto importante che sia in grado di soddisfare tutti i bisogni dei clienti, qualsiasi sia l’evento organizzato. E quindi un compleanno, un matrimonio oppure una cena di gala.
Come aprire un’attività di servizio catering
Dopo avere chiarito, ed appreso, a cosa si fa riferimento quando si parla di servizio catering è adesso arrivato il momento di chiarire come aprire un servizio catering. Vi sono alcuni passaggi obbligatori che occorre compiere necessariamente per poter avviare l’attività. Il primo è quello di acquisire la licenza. Non sarà necessario avere alcuno specifico titolo di studio ma basterà partecipare ad un corso specifico per poter ottenere la licenza necessaria per la somministrazione di bevande ed alimenti. Tutte le informazioni sui corsi e su dove questi verranno tenuti sarà possibile trovarle presso la Camera di Commercio della propria città. Tali corsi si riveleranno di grande aiuto in quanto permetteranno di scoprire quanto sia importante seguire le norme presenti nella ristorazione.
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Solo dopo avere ottenuto le certificazioni sarà possibile identificare la propria attività o come una società oppure come una ditta individuale. E solo dopo che tutti i documenti saranno in regola bisognerà comunicare l’inizio dell’attività conosciuto in ambito tecnico come ‘DIA’ ovvero Dichiarazione d’Inizio Attività. Si tratta di una certificazione molto importante in quanto consente di poter ottenere le dovute autorizzazioni da parte dell’ASL ovvero l’Azienda Sanitaria Locale. In ultimo bisognerà essere in possesso dell’HACCP. Con tale sigla si fa riferimento ad uno strumento molto semplice che rappresenta la raccolta di tutta una serie di procedure che hanno come obiettivo quello di garantire il perfetto stato di conservazione dei prodotti. Ed anche l’igiene dell’ambiente.
Regole da rispettare
Per avviare un’attività di successo occorre affidarsi ai giusti fornitori. Questi dovranno garantire una qualità invariata nel tempo. In generale però esistono delle regole legate al servizio catering che, se seguite, promettono ottimi risultati. Di preciso:
- i piatti dovranno essere più sostanziosi in inverno e più leggeri in estate;
- evitare pietanze che siano delle stesso colore in quanto agli occhi del cliente risultano simili. E quindi come se si trattasse della stessa portata;
- se sono previsti 2 primi soltanto uno dovrà essere pasta asciutta;
- se sono previsti 2 secondi bisognerà alternare la carne bianca e quella rossa;
- occorre variare i metodi di cottura;
- occorre proporre diverse sale in grado di creare un mix di sapori alternativi.